ASSUNZIONI AGEVOLATE DI LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO NEL 2024  

 

Aumento del costo del lavoro dal 120% al 130%

 

Il 2024 ha portato con sé numerose novità in materia di sgravi fiscali e contributivi previsti dalla normativa italiana a fronte dell’assunzione di determinate categorie di soggetti. In uno dei decreti attuativi della legge delega fiscale (D.Lgs. 216/2023), prevede un’innovativa misura di incentivo alle assunzioni, avvenute nel solo anno 2024, con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione, di un importo pari al 20% o 30% del costo riferibile all’incremento occupazionale.

 

In particolare si prevede che solo per il 2024, in vista  di una futura  completa attuazione della legge delega di riforma fiscale, il costo del personale di nuova assunzione o con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato venga  maggiorato, ai fini della determinazione del reddito del datore, di un importo pari al costo riferibile all’incremento occupazionale.

 

Maxi deduzione fiscale

Il D.lgs. n. 216/2023 ha introdotto, per il solo anno 2024, un’agevolazione di natura fiscale per tutte le assunzioni a tempo indeterminato realizzate in corso d’anno, di dedurre il costo del personale relativo ai neo assunti maggiorato del 20% (del 30% in alcuni casi che saranno elencati successivamente). La norma non pone limiti di età per l’instaurazione del rapporto, e riguarderà anche chi ha già avuto precedenti rapporti di lavoro anche a tempo indeterminato.

La deduzione troverà applicazione sul valore minore tra il costo sostenuto nel 2024 per i nuovi dipendenti e l’incremento delle spese del personale intervenuto tra il 2023 ed il 2024. Il bonus sarà deducibile, come detto, nel 2025, dall’Irpef e dall’Ires.

Datori di lavoro interessati

I datori di lavoro interessati appartengono al settore privato che comprende anche i professionisti: tutti, alla data del 31 dicembre 2023, debbono essere stati attivi per 365 giorni, con esclusione dei contribuenti forfetari.

La disposizione non si applica alle società ed agli Enti in liquidazione ordinaria o giudiziale o agli altri istituti collegati alla crisi di impresa.

 

Incremento occupazionale

L’incremento occupazionale dei dipendenti a tempo indeterminato va calcolato confrontando quelli in forza al 31 dicembre 2024 e il numero dei dipendenti mediamente a tempo indeterminato, occupato nel 2023. Il computo, laddove ricorra questa eventualità, va fatto coinvolgendo le imprese collegate o soggette a controllo, secondo il concetto comunitario di “impresa unica”, richiamato, da ultimo, dal Regolamento UE n. 2023/2831 in vigore dal 1° gennaio 2024.

I lavoratori a tempo indeterminato con orario a tempo parziale dovrebbero essere computati “pro-quota” rispetto al normale orario, in linea con la previsione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 81/2015.

L’incremento dei dipendenti a tempo indeterminato potrà avvenire nel corso del 2024:

a) con l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato, anche part-time, per tutte le qualifiche, ivi compresa quella dirigenziale;

b) con la trasformazione di contratti a tempo determinato in corso;

c) con l’assunzione di lavoratori con contratto di apprendistato che, ai sensi dell’art. 41 del D.Lgs. n. 81/2015, è un contratto a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all’occupazione dei giovani.

Se ad essere assunti sono “soggetti svantaggiati” la deduzione sale dal 20% al 30%. In tale categoria rientrano:

a) soggetti ”molto svantaggiati”, come individuati dal Regolamento UE n. 2014/651 e fatti propri dal D.M. 17 ottobre 2017 del Ministro del Lavoro;

b) portatori di handicap;

c) minori in età lavorativa con difficoltà familiari;

d) donne di qualsiasi età con almeno due figli minori;

e) giovani ammessi agli incentivi per l’occupazione giovanile;

f) ex percettori del reddito di cittadinanza che accedono all’assegno di inclusione.

 

Risparmio fiscale

Con questa agevolazione è possibile ottenere un risparmio fiscale del 20% derivante dal minor valore tra il costo delle assunzioni nel corso del 2024 e la differenza dei costi inseriti direttamente in bilancio nel 2024 e nel 2023. Il valore che ne può scaturire può arrivare ad incidere:

- da un minimo del 4,8% previsto per le assunzioni dei lavoratori ordinari, fino ad un massimo del 7,2% per i lavoratori svantaggiati. Questi calcoli si riferiscono alle società di capitali che pagano l’Ires al 24%;

- la percentuale è compresa tra il 9% ed il 13% dell’Irpef per le società di persone e per i professionisti, che devono scontare un’aliquota del 43%.

Gli acconti sulle imposte sui redditi per il 2024 e il 2024 verranno calcolati senza tenere conto della deduzione maggiorata.

Esempio:

Attività esercitata dall’impresa per l’intero 2023; numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato al termine del 2024: 5; numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel 2023: 4; incremento del numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato: 1 (condizione di accesso).

Costo effettivo 2024 relativo ai nuovi assunti a tempo indeterminato nel 2024: € 24.000;

Costo complessivo del personale (compreso quello a tempo determinato) sostenuto nel 2023: € 100.000;

Costo complessivo del personale (compreso quello a tempo determinato) sostenuto nel 2024: € 110.000;

Incremento: € 110.000 – € 100.000 = € 10.000;

Minore tra i due importi (€ 24.000 ed € 10.000) = € 10.000;

Deduzione maggiorata: € 10.000 x 1,2 = € 12.000; o € 10.000 x 1,3 = € 13.000;

Risparmio Ires € 480 (maggior costo € 2.000 x 24%) o € 720 (maggior costo € 3.000 x 24%).

 

 

06/02/2024

 

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